L'Archivio Storico Diocesano

L’Archivio Storico Diocesano conserva un ricco complesso documentario che abbraccia quasi un millennio di storia dell’Arcidiocesi e Chiesa di Palermo. Sono ordinate e disponibili alla consultazione quasi diecimila unità archivistiche. Vi sono confluiti gli archivi degli antichi uffici della Curia Arcivescovile, del Capitolo Metropolitano della Cattedrale, di alcune associazioni laicali (compagnie, confraternite e congregazioni) e di sette delle antiche parrocchie palermitane. Particolare rilievo riveste il tabulario che conserva quasi trecento diplomi e mandati regi, privilegi, mandati e brevi pontifici e strumenti notarili, su pergamena e carta (secc. XI-XX) e il fondo dei manoscritti che conserva diciotto codici medievali e moderni (sec. XII-XVII).

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STORIA & ARTE nella scrittura

L’Archivio Storico Diocesano di Palermo a 10 anni dalla riapertura al pubblico (1997-2007). Palermo, 9 e 10 novembre 2007 ore 9,30, Palazzo Arcivescovile, Palazzo Alliata

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Orario Consultazioni

Seminario dei Chierici
Nell'antico Seminario dei Chierici è la sede dell'Archivio Storico Diocesano

Si riceve solo su appuntamento

Martedì – Venerdì 09:00 – 13:00

Lunedì 14:00 – 18:00

Sistema di ricerca

Prima Stanza

  • Tribunale della visita
  • Gran Corte Arcivescovile
  • Curia Arcivescovile

 

Seconda Stanza

  • Ufficio Matrimoni

Il Progetto Curi@, cofinanziato nell’ambito del POR Sicilia 2000/2006, misura 2.03, ha previsto la digitalizzazione di parte del materiale documentario e codicologico conservato presso l’Archivio.
In questa sezione è possibile consultare:

  • Il Tabularium, visionando al contempo i regesti, le schede tecniche e le riproduzioni fotografiche in alta definizione di privilegia e mandata pontifici e regi e di instrumenta notarili, su pergamena e carta, corredati da sigilli, monogrammi e signa tabellionis, datati dall’XI al XX secolo. Individuati per l’occasione ben sei fondi (I. Fondo storico; II. Regi Canonici di S. Giovanni degli Eremiti; III. Seminario Arcivescovile; IV. Tribunale o Bolla della SS. Crociata; V. Cancelleria Arcivescovile; VI. Miscellanea) di diversa provenienza già accorpati nell’ambito di diverse precedenti catalogazioni, si è scelto di riportare per il I (nn. 1-200) i regesti redatti da Vincenzo Mortillaro (1842, 1843), con le necessarie annotazioni e correzioni; per gli altri fondi (II-VI) si è invece proposta una nuova numerazione e si sono composti ex novo i regesti, ad integrazione di quelli di Salvatore Cambria (ante 1985) e dei catalogatori regionali Daniela Ruffino e Beatrice Pasciuta (1994-1997). Grande attenzione è stata data alla ricerca, possibile per fondo, numero di corda, parole chiave, luogo e data di emanazione, presenza o assenza di sigillo.
  • Un sintetico catalogo dei nostri codices manuscripti superstiti, provenienti dalla Cattedrale, con le rispettive schede e le riproduzioni fotografiche di alcuni dettagli in alta definizione; tra questi è possibile apprezzare integralmente il testo e le splendide miniature del Breviarium secundum consuetudinem Sanctae Panormitanae Ecclesiae, noto come “Codice Beccadelli”, dal nome del committente, l’Arcivescovo Simone Beccadelli di Bologna, attualmente esposto al Museo Diocesano di Palermo e datato 1452-1453.